Articolo di Gloria Belà del 31/03/2025
L’AUTO STIMOLAZIONE DEL BAMBINO
Premessa
Sin dai primi mesi di vita i bambini e le bambine esplorano non solo il mondo circostante, ma anche il proprio corpo.
Nei maschi verso i 5-6 mesi avviene, infatti, la scoperta dei genitali, come organi piacevoli da stimolare, e verso 1 anno-1 anno e mezzo l’attività auto-stimolatoria cresce al punto da diventare sempre più manifesta e ricorrente (Galeson e Roiphe).
Nelle femmine la scoperta dei genitali avviene leggermente dopo (10°-12° mese) e ciò è dovuto alla forma nascosta dei genitali femminili.
L’attività femminile è differente da quella maschile e, in particolare, rimane più nascosta e può verificarsi utilizzando metodologie differenti e più indirette, come stringersi le cosce, rispetto ai maschi. In generale, però, è facile notare come ambo i sessi possono ricorre al contatto con oggetti inanimati, come una bambola o un cuscino, su cui possono posizionarsi in posizione di monta.
Secondo Elias e Gebahrd (1969)il 56% dei ragazzi e il 30% delle ragazze si ricorda di essersi masturbato in età prepubere.
La masturbazione svolge diverse funzioni: ansiolitica, edonica e per combattere la noia.
COME COMPORTARSI?
Partendo dal presupposto che la masturbazione precoce non è pericolosa, ed normale è l’atteggiamento che assume il genitore a essere fondamentale per favorire un sano rapporto tra il bambino e la sessualità. Solitamente, rispetto all’auto stimolazione, i genitori rispondono in maniera differente in base al genere del bambino.
In particolare, la società odierna ha condotto ad accettare maggiormente tale pratica se condotta da un maschio e scoraggiarla se attuata da una femmina.
In generale, un genitore scandalizzato o preoccupato, però, non potrà che comunicare un atteggiamento negativo nei confronti di tutta la sfera della sessualità.
Viceversa, il genitore calmo e capace di insegnare serenamente e senza repressività i luoghi e i momenti in cui il bimbo può svolgere tale attività, svilupperà nel bambino e contribuirà alla crescita di una sana identità di genere e la differenziazione con i pari.
Concludendo è, inoltre, importante evitare un atteggiamento repressivo quando, intorno ai 3-4 anni di età, il bimbo inizia a mostrare comportamenti di etero-esplorazione.
Tali condotte, infatti, permettono la scoperta delle differenze di genere: i maschi scoprono di avere qualcosa che le femminucce non hanno e le femmine scoprono che i maschi hanno qualcosa che non hanno.
Li il compito delicato dell’adulto è spiegare e sottolineare la bellezza di tutti i corpi.