Mi chiamo Gloria Belà, mi sono laureata in “Psicologia clinica, della salute e neuropsicologia” presso l’Università degli Studi di Firenze e sono iscritta all’albo A degli psicologi della regione Marche con il numero 3608.
Attualmente sto completando la specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso la Scuola Clinica di Pescara (CPC). Durante questo percorso, ho avuto l’opportunità di approfondire le mie competenze lavorando in diverse realtà, tra cui:
- la Residenza per Disturbi Alimentari (Villa Oasi), dove ho potuto approfondire il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare;
- il Centro Esserci, specializzato nella valutazione e nel supporto a bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD);
- il Centro di Salute Mentale (CSM) dell’Area Vasta 3, dove ho collaborato all’accompagnamento psicologico di persone con difficoltà psichiche, lavorando in sinergia con un’équipe multidisciplinare e adottando un approccio che tiene conto della persona nella sua dimensione territoriale e sociale.
Queste esperienze mi hanno permesso di comprendere profondamente la sofferenza umana e di avvicinarmi ad essa con rispetto e sensibilità.
Svolgo la mia professione con passione, guidando ogni persona verso la scoperta di sé attraverso strumenti e tecniche che facilitano l’acquisizione di nuove consapevolezze e il benessere personale.
Esercito la libera professione come psicologa presso il poliambulatorio “Cardiomed - Centro Medico San Paolo” di Montegiorgio e il “Centro Medico San Francesco” di Porto Sant’Elpidio.
Parallelamente, mi aggiorno costantemente partecipando a webinar e seminari specialistici dedicati ai principali disturbi psicologici, per offrire un supporto sempre più competente e mirato.

L’approccio cognitivo-comportamentale (CBT) è una forma di psicoterapia solida, basata su evidenze scientifiche e tra le più studiate e validate nel campo della salute mentale. Nato intorno agli anni ’80 come integrazione tra il modello comportamentista classico, fondato sugli studi di Skinner, e il cognitivismo clinico di Albert Ellis e Aaron T. Beck, questo approccio si fonda sull’idea che emozioni, pensieri e comportamenti siano strettamente interconnessi.
Secondo la CBT, ciò che pensiamo influisce profondamente su come ci sentiamo e agiamo, e allo stesso tempo le nostre azioni possono modificare i nostri pensieri e le emozioni che proviamo. Le nostre convinzioni, infatti, guidano il modo in cui interpretiamo noi stessi, gli altri e la realtà circostante.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale aiuta a riconoscere e modificare schemi di pensiero disfunzionali e comportamenti che possono alimentare difficoltà emotive e relazionali, insegnando strumenti pratici e strategie efficaci per affrontare le sfide quotidiane.
Negli ultimi anni, la CBT ha ampliato i propri orizzonti grazie alla cosiddetta “terza ondata”, che introduce nuovi elementi fondamentali nel processo terapeutico, come l’uso della mindfulness, l’accettazione e un atteggiamento non giudicante verso i propri processi cognitivi ed emotivi.